Mi guardo intorno, e vedo amici che si sposano. Mi volto a destra, mi volto a sinistra, e ciò che vedo, sia a destra che a sinistra, sono sempre persone che si sposano. Si sposa mia sorella Daniela, la mia amica Chiara, e poi Nicla, Donatella, Martina. Si sposa anche Andrea! No dico…Andrea!… e poi il figlio di una mia cliente, la nipote della collega di mia madre, Marialaura la mia amica di giù, e il principe Henry, meglio noto come Harry (a cui tra l’altro devo ancora consegnare la busta mia e di mia nonna). Dunque un 2018 ricco di matrimoni.
Anzi, un 2018 così ricco di matrimoni che vedo più preti e funzionari in veste ufficiale che mia madre, leggo più preghiere dei fedeli che libri di De Silva, vedo più altari che finish line, bevo più calici di prosecco che borracce di magnesio e potassio, non arrivo mai in ritardo perché c’è sempre una sposa che arriva dopo di me, sventolo più ventagli che bandiere, sento più “e per gli sposi….!!!” che “Alè alè!!! Non mollare!”, indosso più tacchi che tacchetti da bici, compro più reggipetto che pettorali di gare, vedo più buffet di antipasti di pesce che teglie di melanzane fritte. E sono contenta… non di vedere meno teglie di melanzane eh, sia ben chiaro… ma sono contenta che ci siano ancora persone che credono nell’amore così tanto da volerselo promettere davanti alla legge o a Dio, tramite la funzione del matrimonio. E tutto questo è stupendo. Stupendo. STUPENDO. S T U P E N D O.
Anche se tutto questo ha però fatto aumentare in maniera esponenziale (con funzione matematica rappresentabile su un grafico con una parabola crescente con “X” che tende all’infinito) il numero di volte in cui mi è stato chiesto “e tu? allora, il fidanzato?”. Ecco, tra l’altro voglio cogliere con l’occasione la possibilità di autocertificare che sono fidanzata. Cioè, non ho prove a riguardo, ma AUTOCERTIFICO.
E detto ciò, fortunatamente, in un paese pieno di chiese, bar, carrozzerie e uomini che si inginocchiano per fare proposte di matrimonio, c’è ancora qualche uomo, di nome Gianfranco, che in una fredda giornata di sole di metà marzo, ti chiama e ti fa la proposta dell’anno: “Alessia, ho dei pettorali “rosa” per la Maratona delle Dolomiti. Ci stai? SÌ, o NO?”. Voglio dire…non so cosa vuol dire sentirsi dire “Vuoi sposarmi?”, ma vuoi mettere “Vuoi venire alla Maratona delle Dolomiti?”.
Beh, naturalmente, neanche il tempo di uno starnuto, e anche io nel 2018 ho detto il mio SÌ!! Sì a 106km con 3130m di dislivello. Sì, alle Dolomiti patrimonio dell’Unesco. Sì, a Gianfranco, Marco, Anna, Giulia, Mitta, Lorenzo, Francesca, Bianca, Luca, Federico, Francesca, Poles, Maria, Alberto, Maurizio, e Diegone. Sì, ad un gruppo di amici che mi ha regalato l’emozione di pedalare insieme in un posto così bello che se non lo vedi non ci credi !!!
Già, non ho trovato lo sposo e non mi sono sposata, ma anche io lo posso dire che sono una ragazza fortunata.
E tu, hai già detto il tuo Sì?
#valorizzalatuaaudacia #mdd32 #maratonadelledolomiti